Il team di Science Breath è andato a Lione a vedere le novità sulla stampa 3D, la tecnica per la costruzione additiva di oggetti. La stampa 3D è nata per la prototipazione industriale, modelli “grezzi” di prodotti finiti. Adesso però è disponibile per tutti gli inventori del pianeta a un prezzo decisamente accettabile. Ed è proprio a Lione che ogni anno vengono presentate le ultime novità da tutta Europa. Vi diamo un assaggio di quello che abbiamo visto e di altre chicche scientifiche in città.
Capifil ha prodotto anche un filamento “pastello a cera” che consente di creare oggetti che si trasformano in colori, utili per la produzione di penne per chi ha problemi di disgrafia o per nuovi strumenti di disegno
L’utilizzo di mascherine ha creato un enorme problema ambientale, ma la ditta Cycl-add ha creato un pellet per la stampa 3D sterilizzando e riciclando le mascherine usate.
A Lione c’è anche molto altro! Nel punto di unione dei fiumi Saona e Rodano, è nato il Museo delle Confluences, un progetto di fusione di scienze, storia naturale e antropologia. Imperdibile fino a settembre la mostra sui Sioux, ma anche le mostre permanenti che ci raccontano il rapporto dell’uomo con la natura, con l’aldilà e con la società. Un museo che intreccia esposizioni tecnico-scientifiche riflessioni sulla società, una vera perla della regione Alpina della Francia.
Non dimentichiamo che Lione è stata protagonista della storia del cinema, la casa dei fratelli Lumière! Per i veri nerd suggeriamo il museo dei prop, gli oggetti di scena. Nella città vecchia troverete tra le tante cose gli autolacci di Ritorno al futuro, la tuta di Breaking Bad e i villici dell’armadietto di Men in black!