BIODESIGN la creatività ispirata da scienze e natura
di Irene Caretti
Bio Design: Nature, Science, Creativity è un catalogo redatto da William Myers pubblicato per la prima volta del 2012 e in una seconda versione arricchita del 2018, negli Stati Uniti dal MoMA, e nel resto del mondo da Thames & Hudson.

William Myers svolge la sua attività di curatore, scrittore e insegnante ad Amsterdam. Il focus delle numerose mostre internazionali da lui organizzate e delle sue ricerche è l’influenza che hanno sulla cultura i costanti progressi scientifici e gli sviluppi tecnologici.
In questo libro vengono analizzati oltre settanta progetti di biodesign, che integrano le scienze biologiche e il design in maniera originale, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza ambientale dei processi di produzione e dei progetti realizzati.
Ricerche come “Algaerium”, nella quale la designer Marin Sawa si interroga sulla possibilità dell’utilizzo di alghe cresciute in un bio-lab casalingo come fonte di green energy e al contempo come elemento luminescente per le nostre case e spazi esterni, ci fanno comprendere la qualità dei progetti proposti nel volume.

A partire dalla domanda alla base della ricerca, il volume sviluppa per ogni progetto una scheda analitica che presenta gli autori, i materiali utilizzati e il livello di completezza.
Un breve testo è accompagnato da un ricco numero di immagini e didascalie, nelle quali viene presentato il progetto nella sua interezza, i dettagli, il funzionamento e le modalità di utilizzo.
Il libro è suddiviso in otto sezioni e contiene più di 500 immagini. La prefazione a cura di Paola Antonelli, sottolinea come sia mutato il ruolo del design nel corso del tempo, arrivando ad affermare che “i designer stanno usando le loro competenze per affrontare questioni che prima erano fuori dai loro limiti, dalla visualizzazione scientifica alle interfacce, dalle teorie sociologiche alle possibili applicazioni e conseguenze delle nanotecnologie”.
Nell’ultimo decennio, infatti, sono nate sempre più numerose collaborazioni tra designer e scienziati, che hanno portato alla creazione di progetti che mostrano le interazioni tra i due campi, in particolare lavori che esprimono le possibili contaminazioni tra design e biologia.
Il biodesign che William Myers esplora in dettaglio in questo volume corrisponde proprio a questa nuova forma di design organico, in continua e rapida evoluzione.
Nei sei capitoli principali avrete la possibilità di esplorare progetti che spaziano dall’architettura ad un approccio ecologico all’ingegneria dei materiali fino a progetti artistici che sfruttano la mutevolezza della natura.
Nella conclusione del volume troviamo una sezione dedicata alle interviste e alle biografie dei designer, dandoci la possibilità di comprendere la profondità di questo nuovo approccio al design.
Se volete esplorare le nuove frontiere del bio design questo volume potrà generare molteplici spunti di riflessione offrendo una panoramica puntuale dello stato attuale delle contaminazioni tra design e scienza.
